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Autore L'assassinio di jesse james per mano del codardo Robert Ford
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 22-12-2007 22:28  
Trama: 3 aprile 1882. Robert Ford uccide a tradimento colpendolo alle spalle il bandito Jesse James. Quello raccontato nel film è lo sviluppo del rapporto di stima e ammirazione che Robert Ford coltiva verso Jesse James diventa di odio a seguito dell'indifferenza e del totale sfregio e mancanza di rispetto.

Commento: Brad Pitt è l'appassionato produttore e protagonista di questa splendida pellicola di durata extralarge (160 minuti) che narra non tanto la biografia del capobanda Jesse James specializzato in rapine ai treni ricercato a lungo dall'agenzia Pinkerton (che al tempo, a metà 800 circa in poi, era una sorta di polizia privata arruolata e pagata dalle compagnie ferroviarie che vedevano la loro economia intaccata dai continui assalti dei fratelli James e Ford), quanto più l'evolvere dei rapporti all'interno della banda dove la figura dispotica e burbera del capo conclamato annulla e terrorizza tutti gli altri, anche quando è lontano come se fosse un fantasma che appare improvvisamente a saldare conti in sospeso. Il racconto si accentra sopratutto sulla figura di Robert Ford, il più giovane ed introverso dei fratelli, che ammira inizialmente Jesse per poi odiarlo mortalmente, in seguito alle continue subite prese in giro e alla totale indifferenza mista a disprezzo che gli mostra, fino a compierne l'assassinio in maniera vigliacca colpendolo alle spalle in un momento di tranquillità. La figura del codardo traditore è interpretata magistralmente da Casey Affleck (fratello trentaduenne del più noto Ben, ha già una buona carriera alle spalle con un futuro di regista) che ruba letteralmente la scena a Brad Pitt, che sceglie di non essere prepotentemente presente ma in maniera defilata (il film è permeato dell'aurea del suo personaggio ma non lo si vede moltissimo).
Affleck Casey ci regala una interpretazione intensissima, piena di sfaccettature, tormentata ma senza mai esplodere in isterismi o folli comportamenti, che però quando non ne può più prende decisioni determinanti in maniera risoluta. Davvero incredibile vederlo mentre sbuffa e sorride delle continue prese in giro, amareggiato per tanta ammirazione che va a finire sul bagnato di un animo insensibile che lo sbeffeggia e maltratta in continuazione mostrandogli solo disprezzo, con toni recitativi sempre misurati che raggiungono l'apoteosi della perfezione nel finale di grandissimo impatto emotivo. Pitt è molto bravo nel delineare questo fantasma crudele e che arriva sempre dove c'è qualcosa che lo minaccia, le sue espressioni sono come sempre ottime e precise, ma stavolta ha davvero trovato pane per i suoi denti in una gara di bravura che fa solo bene al film e alla sua visione.
Del resto anche il regista, lo sconosciuto Andrew Dominik (ha fatto come regista solo Chopper, l'esordio del 2000 di Eric Bana) non ha tremato di fronte a un incarico tanto gravoso ed affascinante e ha dato una grande prova direttiva, con ottime inquadrature in campo lungo e primi piani, impreziositi da una grande fotografia virata al seppia e nei momenti di divisione dei comparti narrativi ha autorialmente messo un filtro opacizzante ai lati facente effetto"vaselina" (ha anche eseguito la sceneggiatura traendola dal romanzo con il lungo titolo omonimo, chissà se la Wertmuller vorrà i diritti), e anche il montaggio è di buona levatura, anche se non brilla come quello primaesposto.
Tornando al valore non prettamente tecnico del film, non ci sentiamo da spettatori presenti a un western vero e proprio, anche se ovviamente paesaggi e personaggi lo sono totalmente, non ci sono inseguimenti, sparatorie furiose oppure delle grandi cacce all'uomo in movimento, (e anche l'unico assalto al treno mostrato è veloce e fondamentalmente tranquillo nella dinamica, serve più per richiamare il fatto storico delle preferenze criminali di Jesse che altro), la pellicola è un lungo intenso totale lavoro di approfondimento psicologico. Non lo si può neppure accusare di lungaggini oppure di momenti di stanca, i discorsi e le sedute di confronto sono perfette, non ripetitive e aggiungono un tassello man mano al mosaico emotivo sempre sul punto di esplodere. Nel caso di Robert Ford l'omicidio di un bandito famoso e carismatico verrà visto come un atto vigliacco, mandando alla storia la vittima (bellissima l'apologia delle cartoline del corpo nel ghiaccio) e relegando al ricordo da infame l'esecutore che ne voleva con la scomparsa violenza mondare i grandi peccati.
Era tanto che non si vedeva un film concentrato a delineare rapporti di odio/ammirazione (senza presenza di figure femminili qui praticamente assenti) in maniera così valida in una cornice, oltretutto, diversa e suggestiva.
La voce narrante fuori campo entra senza disturbare, sottolinea senza infastidire, spiega senza essere freddamente storiografica, quasi che gli eventi da scrivere sui libri vengano temuti dal destino stesso che li trova ingiusti in una logica umana di doveroso onesto raffronto nel dirimere i conti in sospeso. Un film praticamente perfetto, che ovviamente per la sua lunghezza e tipologia richiede una grandissima concentrazione (alcune fasi degli eventi se si perde qualche passaggio possono poi risultare ostici da riprendere). Dobbiamo anche pensare che il cinema per elevarsi non può solo dare ma deve anche chiedere qualcosa, e di fronte a un lavoro tanto pregno e denso possiamo senza nessun dubbio donare tempo e mente per poterlo apprezzare nella sua intierezza.
Un grande applauso a Brad Pitt che ha creduto fermamente in un progetto ostico di sicura perdita (al botteghino in America è stato un terribile flop, costato 30 milioni ne ha incassati 3,5), che dopo essere stato sex symbol ora è in pieno attore di culto e promotore di grande cinema, con la grande promessa di Affleck Casey a valorizzare sorprendentemente il tutto. Non perdetevelo per nessun motivo.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 24-12-2007 21:49  
per adesso dico solo questo

CAPOLAVORO
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"tutti sognamo di tornare bambini,anche i peggiori di noi,anzi forse loro lo sognano più di tutti" il mucchio selvaggio

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 24-12-2007 22:22  
continuo a vedere pitt solo come un gran promotore di se stesso,non certo grande attore,ma questo film mi attira davvero molto.quanto c'è di malick,grande amico del regista e suo unico ispiratore,da come ha detto dominik?
ciao!

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 25-12-2007 14:32  
bad, a livello di atmosfera tanto, davvero tanto. In effetti me lo ha ricordato subito il grande terrence. Tra l'altro ho sentito che malick è al lavoro su un nuovo progetto per cui speriamo che a breve possiamo vedere un altro suo lavoro.
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Hias84

Reg.: 15 Mar 2007
Messaggi: 1262
Da: Serravalle Pistoiese (PT)
Inviato: 25-12-2007 15:56  
Spero di riuscire a vedere questo film... dalla recensione sembra interessante, e comunque ne ero attratto anche prima. Se poi le atmosfere sono alla Malick

Avevo sentito anch'io che Malick era al lavoro su un nuovo progetto... ma non si sa niente di più, eh?? Perdonate questo offtopic, ma alla passione per il buon Terrence non si comanda!

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Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta... (F.W.Nietzsche)

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 25-12-2007 17:53  
se si parla di malick,non posso non intervenire.il prossimo lavoro ci sarà,e anche abbastanza a breve,si palra di 2009.il titolo è three of life,ma ovviamente nulla si sa,a parte la certa presenza di sean penn.era dato nel cast anche ledger che ha avuto problemi e se ne è andato,al suo posto si sta trattando brad pitt.il soggetto è un vecchio pallino di malick,di cui quasi nessuno sa nulla,se non che è pare essere un viaggio onirico di un unicorno dentro il liquido amniotico,sicchè non si capisce nulla ancora
ciao!

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DavidLucke

Reg.: 13 Ago 2007
Messaggi: 102
Da: PARMA (PR)
Inviato: 25-12-2007 23:06  
Grandissimo film!,
è vero in alcuni momenti ricorda Malick ma sarebbe un'errore fare un paragone fra i due,Dominik non copia nessuno ha una sua visione particolare che sicuramente è influenzata da Malick.

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DavidLucke

Reg.: 13 Ago 2007
Messaggi: 102
Da: PARMA (PR)
Inviato: 25-12-2007 23:14  
quote:
In data 2007-12-24 22:22, badlands scrive:
continuo a vedere pitt solo come un gran promotore di se stesso,non certo grande attore


io invece ho avuto proprio da questo film la conferma definitiva che Pitt è un grande attore e non capisco cosa intendi per promotore di se stesso,Pitt ha perso un sacco di soldi per per produrre questo film e difenderlo dalla warner che voleva rimontarlo,ha dimostrato amore per l'arte più che per se stesso,tra l'altro nel film lascia molto spazio a C.Affleck,si vede più lui che Pitt

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DavidLucke

Reg.: 13 Ago 2007
Messaggi: 102
Da: PARMA (PR)
Inviato: 25-12-2007 23:17  
quote:
In data 2007-12-25 17:53, badlands scrive:
se si parla di malick,non posso non intervenire.il prossimo lavoro ci sarà,e anche abbastanza a breve,si palra di 2009.il titolo è three of life,ma ovviamente nulla si sa,a parte la certa presenza di sean penn.era dato nel cast anche ledger che ha avuto problemi e se ne è andato,al suo posto si sta trattando brad pitt.il soggetto è un vecchio pallino di malick,di cui quasi nessuno sa nulla,se non che è pare essere un viaggio onirico di un unicorno dentro il liquido amniotico,sicchè non si capisce nulla ancora
ciao!


ho letto che le riprese inizieranno a marzo 2008 e ci saranno sia Pitt che Penn



ps: era un minotauro non un'unicorno

[ Questo messaggio è stato modificato da: DavidLucke il 25-12-2007 alle 23:19 ]

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 27-12-2007 01:45  
l finite de inzozza il topic del film più bello di questa stagione

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eltonjohn

Reg.: 15 Dic 2006
Messaggi: 9472
Da: novafeltria (PS)
Inviato: 27-12-2007 13:51  
A me a grandi linee è piaciuto, forse però troppo prolisso, con non poche scene che si sarebbero potute tranquillamente sforbiciare. Certo è l'unico film tra i tanti sull'epopea di Jesse James a trattare in modo meno sbrigativamente negativo il personaggio di Bob Ford (che io reputo per quanto riguarda il film in questione il vero protagonista, assai più che lo stesso Jesse James).Potrebbe in effetti passare con faciltà come un film di Malick, non c'è dubbio.
_________________
Riminesi a tutti gli effetti...a'l'imi fata!

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DavidLucke

Reg.: 13 Ago 2007
Messaggi: 102
Da: PARMA (PR)
Inviato: 28-12-2007 02:37  
quote:
In data 2007-12-27 01:45, bunch311 scrive:
l finite de inzozza il topic del film più bello di questa stagione

hai ragione e sono d'accordo quando parli di capolavoro

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Superzebe

Reg.: 25 Mag 2002
Messaggi: 3172
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-12-2007 22:09  
Gran bel film. Oltre alle già citate atmosfere malickiane mi ha riordato in certi momenti la freddezza di Barry Lyndon. Davvero bravi gli attori, su tutti Affleck e Rockwell davvero in parte. Pitt invece fa sempre la stessa interpretazione depresso/gigioneggiante che fa dai tempi di fight club.

Una piccola critica sull'utilizzo un po' troppo artificioso e non "coerente" di flashback e piani temporali diversi.
_________________
Take off your shoes, hang up your wings
Stack up the chairs, roll up the rug
Savor the things that sobriety brings
Drain in the last from a jug...

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Chenoa

Reg.: 16 Mag 2004
Messaggi: 11104
Da: Vittorio Veneto (TV)
Inviato: 30-12-2007 02:00  
quote:
In data 2007-12-29 22:09, Superzebe scrive:
Pitt invece fa sempre la stessa interpretazione depresso/gigioneggiante che fa dai tempi di fight club.


Ahahah, è esattamente ciò che ho pensato anch'io appena finito di vedere il film. Mi risulta inspiegabile il premio di Venezia, Affleck è stato una spanna sopra tutti, ha dato un'interpretazione intensissima (ecco dov'è la vera vena recitativa della famiglia, altro che Ben!).

La fotografia è strepitosa, le oltre due ore scorrono senza quasi accorgersene.
Davvero un gran bel film.

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bunch311

Reg.: 20 Gen 2005
Messaggi: 430
Da: roma (RM)
Inviato: 30-12-2007 11:17  
Una silhouette nell' oscurità,nera,spettrale,ferma un treno,quasi che il suo buio inghiotta la luce della locomotiva.Jesse James non è un uomo,o quanto meno non è uguale a tanti altri.La fama e il rispetto gli appartengono di diritto.Siamo negli ultimi anni della sua vita,la guerra di secessione è ormai alle spalle.La Storia lo presenta come l'ultimo eco della dignità sudista.L'algido pistolero incarnò il senso di rivalsa verso il potere capitalistico-bancario dei signori del nord.Walter Hill nel 1980 con un piccolo gioiello dal sapore peckinpaiano aveva già reso la figura di un uomo che fuggendo dalle regole impostegli da uno stato non riconosciuto si sarebbe poi imbrigliato nelle morse della propria famiglia(non a caso anche li Jesse muore,non in una sparatoria durante un colpo,ma nelle accoglienti mura domestiche).In "L'assassinio di..." ciò che viene mostrato è la costruzione-disfacimento della natura leggendaria e umana.Basta dover faticosamente proteggere la propria carcassa,basta dover essere un dio vendicativo e senza amore che è costretto a picchiare un bambino per difendere il suo mito.Un western di cadaveri(Pitt immenso),dove i personaggi scompaiono sotto la neve,in una dissolvenza notturna,dietro e davanti lo schermo.Sam Shepered è il Frank James fratello del bandito,ma è soprattutto il narratore del film.Dopo la prima rapina non lo vedremo più,ritornerà solo sotto forma di voce per andare a ribidare il cuore di questo capolavoro inaspettato.La perfetta coincidenza-annullamento tra l'uomo e la sua storia,tra l'eroe e la sua leggenda,tra la finzione e la realtà,tra il cielo e la terra sempre più piatti,cosi pronti ad assomigliarsi per scomparire come segni precisi,come coordinate in cui (non) trovare una figura che non esiste più.Lo spettro si muove,arranca e alla fine decide di arrendersi,di farsi uccidere.Jesse James è un ladro,ma neanche questo lo identifica,ha una famiglia,ma non sa fare il padre nè essere un attento marito.Continua la sua vita non avendo forse il coraggio di ammazzarsi(a differenza di Charlie che interpreterà non a caso Jesse nelle rappresentazioni teatrali)aspettando che qualcuno lo colga alle spalle.Spirito di sopravvivenza,adesione alla propria immagine(il mito non può morire)si lascerà andare quando capirà di non valere neanche più come modello,il suo copione sta finendo.Ma si va avanti,implorando quasi di essere uccisi,perchè si è già capito da tempo di non esistere,di non potere nulla,come se tutto fosse già stato scritto(già il titolo rivelatorio impone una direzione).Un determinismo diabolico e sfiancante.Jesse si spara nello specchio di ghiaccio che lo ritrae,ma non serve,dovrebbe bruciare la pellicola per cessare di vivere,ma non lo sa,come ogni uomo non conosce il suo futuro e il motivo per cui si anima su un palco che qualcuno chiama "la propria vita".Da povero idiota Robert Ford pensa di poter sottrarre la vita ad un altro per rendersi grande ed immortale,non capendo che farebbe meglio a scappare da questo mondo(cinematografico,quotidiano..).Cosi non può capitare che sentire le brigle del burattinaio un pò più spesse,il teatro si fa visibile,la condanna è reiterare il destino di Jesse.Freez frame continui in cui il regista tenta quasi di sabotare il proprio film;sconfiggendo l'istanza narrante si avrebbe la possibilità di bloccare questa ruota infernale.Nessuno potrebbe più ascoltare,essere spettatore.Il racconto che spesso salva e permette di sopravvivere,qui diventa un segno di morte,una chiusura che però sembra non avvenire mai(a teatro ford ucciderà per 800 volte jess) come un film che può essere riproiettato all'infinito,non lasciando in pace queste figure,desiderose di correre in ogni angolo dello schermo non sapendo che la strada è già segnata.Un cinema che è ossessione,ciclo della vita come inferno perpetuo che lega in un patto interminabile spettatore e personaggio.

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